Il drago invisibile – Il rapporto tra l’adulto e il mondo magico del bambino

Il drago invisibile

Il mondo magico dei bimbi

Il drago invisibile racconta la storia di Pete (Oakes Fegley), un bambino allevato tra foreste sconfinate da un tenero drago volante dalle incredibili capacità mimetiche. L’orfanello cresce ai giorni nostri in un habitat incantato, vivendo esperienze a metà tra Mowgli e Atreiu. Gli incontri con Grace (Bryce Dallas Howard), una guardia forestale dall’animo materno, e Gavin (Karl Urban), un taglialegna in cerca di fama e denaro, faranno però scricchiolare il suo mondo magico e le certezze acquisite finora.
Per lui è arrivato il momento di confrontarsi con le logiche razionali della società degli adulti, è arrivato per lui il momento di crescere

Il mondo logico degli adulti

Quando diventiamo grandi, spesso ci dimentichiamo di essere stati bambini! Certo, sono passati tanti anni, forse troppi, ma quelle emozioni di stupore e incredulità verso le scoperte dell’infanzia, non possono e non dovrebbero finire nell’oblio. Se la voce del bimbo dentro di noi rimane inascoltata, infatti, può nuocere al nostro benessere.
Giocare con i piccoli, sintonizzarci con quell’età, ci permette non solo di creare con loro un rapporto speciale, ma di rivivere una parte antica che magari scopriamo di non aver mai smarrito! Imparare a riappropriarci del fanciullo che è in noi, potrebbe sorprenderci e consentirci di ritrovare energie che credevamo di aver perduto per sempre…
Solitamente, questo esercizio per l’anima viene più naturale ai nonni, che si concedono così un vero e proprio viaggio indietro nel tempo (come per l’anziano Robert Redford che racconta ciclicamente la fiaba del drago verde a un gruppo di ragazzini).

I bisogni di bambini e adulti

Come tutti i bambini, Pete vive nel presente, vuole giocare, essere amato, riconosciuto, protetto. E questi bisogni non si perdono diventando grandi! Spesso vengono mascherati, come nel caso di Gavin, che ambisce a soldi e notorietà, ma in realtà è inconsapevolmente in cerca di riconoscimento. Probabilmente, da bimbo, i suoi genitori non hanno accettato e compreso il suo mondo, facendolo diventare un adulto irascibile, egoista, in fondo fragile, che non accede a un’autentica progettualità, rinunciando cinicamente a voler bene e volersi bene.
Questo film mette appunto in evidenza la difficoltà che molti adulti riscontrano nell’entrare nel regno magico dei loro piccoli. E il drago è proprio il simbolo degli incantesimi che colorano la nostra infanzia, quello spazio fantastico dal quale non dovremo separarci mai…

Il drago invisibile – Trailer e Trama

Se sei curioso, guarda il trailer del film su YouTube, o leggi la trama su Wikipedia.

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