Storia di un bambino come tanti
I Pokémon, da personaggi di una serie di videogiochi per Nintendo Game Boy, vengono consacrati globalmente grazie all’anime, il cartoon giapponese che conquista bambini e adolescenti di tutto il mondo.
Per una chiave di lettura psicosociologica del successo di questo marchio, è piuttosto significativo uno stralcio dell’infanzia del loro creatore, Satoshi Tajiri:
“Alla fine degli anni settanta, i campi tanto amati da Satoshi quando era bambino, furono sostituiti da appartamenti e costruzioni varie. In quel momento crebbe la sua idea che l’avrebbe portato alla creazione dei Pokémon, poiché voleva dare la possibilità ai bambini dell’era moderna di catturare le sue creature, allo stesso modo di come lui catturava gli insetti”
[tratto da Wikipedia, l’enciclopedia libera]
Satoshi dove va a pescare, quindi, i suoi “mostriciattoli tascabili“? Non solo dalla propria storia di bambino, non solo dal proprio mondo immaginario, ma direttamente dall’inconscio collettivo di quel tempo.
Quanti milioni di bambini, infatti, hanno vissuto una situazione simile alla sua? Bambini che hanno ritrovato i loro spazi verdi rapidamente depredati da grigie costruzioni, bambini costretti a sostituire il contatto con la natura con il cemento, bambini a cui è stata spenta una grande ispirazione per la fantasia…
Così i Pokémon, esseri variopinti che le persone possono catturare, addestrare e far combattere per divertimento, si sono velocemente trasformati in una inesauribile fonte di immaginazione, ma non solo…
Canalizzare l’energia dell’aggressività
L’aggressività ha diverse forme, colori e modi di manifestarsi. Ogni Pokémon, dalle caratteristiche uniche, sembrerebbe rappresentare una possibile proiezione (inconsapevole) del nostro lato aggressivo. Così un grande drago arancione (Charizard), una possente tartaruga blu (Squirtle), o un piccolo topolino giallo (Pikachu) sono tra le sue possibili infinite rappresentazioni, figure che emergono velatamente dal nostro mondo interiore.
Insomma, tramite questi fantastici interpreti abbiamo l’opportunità di gestire meglio la nostra aggressività, senza esprimerla esplicitamente, veicolandola mediante stravaganti intermediari!
Addestrarsi al cambiamento
Un tema evolutivo fondamentale che raggiunge il subconscio infantile e adolescenziale è la metamorfosi di un Pokémon in un personaggio avanzato, che avviene solitamente dopo un lungo addestramento.
La crescita attraverso l’allenamento e in generale il cambiamento, colpisce profondamente il giovane telespettatore, che si identifica con un momento in cui la trasformazione personale, fisica e psicologica, è pressoché quotidiana.
E il confronto con i mutamenti a cui siamo sottoposti a quelle età, in ogni forma, non può che attrarci!
Pokémon GO
Dopo i videogiochi, i cartoon, le carte, i giocattoli, i gadget e chissà cos’altro, non poteva che nascere una app per smartphone, che sta spopolando un po’ ovunque: Pokémon GO. Facile intuire come la familiarità per un marchio tanto noto e la nostalgia per un passato spensierato, coniugate allo svago di una futuristica caccia al tesoro e alla nuova tecnologia della realtà aumentata, potessero avere un effetto così dirompente su bambini e adolescenti di oggi… e di ieri!
Pokémon – Sigla e Trama
Se sei curioso, guarda la sigla del cartone animato su YouTube o leggi la trama su Wikipedia.