Shrek – La favola della caduta degli stereotipi

Shrek

Sgretoliamo le etichette

Shrek è una favola meravigliosa che ribalta gli stereotipi, mette a soqquadro i pregiudizi, presenta le cose da una prospettiva insolita rispetto a quella a cui siamo abituati.
Così l’orco cattivo (Shrek appunto) diventa l’eroe buono, la bella principessa (Fiona) si trasforma in una sgraziata orchessa, il mulo, solitamente lento e silenzioso, qui è una macchietta iperattiva e logorroica (Ciuchino), il terribile drago è in realtà una draghessa in cerca d’amore, il principe azzurro si manifesta nel suo vanitoso narcisismo, il “piccolo Lord” (Farquaad) non riesce a nascondere la sua passione per il potere, eccetera, eccetera, eccetera…
Questo innovativo storytelling stravolge il vizio molto umano di dare etichette. E capovolgere il nostro modo di vedere le cose, può darci l’opportunità di attenuare il giudizioaprire la mente, respirare una boccata d’aria nuova… più fresca!

Il valore della diversità

Questo film d’animazione è una sorta di “favola delle favole“, poiché fa convivere protagonisti e comprimari delle storie di fantasia più famose della nostra cultura. Una miscela inedita tra Cenerentola e Biancaneve, i Tre Porcellini e i Sette Nani, Cappuccetto Rosso e Il gatto con gli stivali, Pinocchio e Robin Hood, che dà vita a un divertentissimo racconto capace di scatenare risate, ma anche riflessioni spontanee.
L’incredibile eterogeneità dei personaggi di Shrek è profondamente orientata al rispetto della diversità. E nella nostra quotidianità, ogni singola persona, diversa da noi per definizione, è una potenziale risorsa da valorizzare, con la quale confrontarsi, al fine di sperimentare aspetti differenti di sé, conosciuti e non.

L’amore va oltre le apparenze

La storia d’amore di Shrek e Fiona è una riedizione rivoluzionata de “La bella e la bestia“, che potrebbe chiamarsi “La bestia e la bestia“(!), in cui non è più l’uomo deforme a diventare un bel principe, ma è la bella principessa a diventare mostruosa! Ma è anche una rivisitazione rovesciata de “Il principe ranocchio“, che qui diventa “La principessa orco“, amata proprio in quanto tale, nonostante le sue fattezze non corrispondano esattamente a quelle di una modella, di una velina, o di una pin-up contemporanea!
I due orchi formano una coppia che ci dice che una relazione sentimentale può anche essere semplice, lontana dai riflettori, basata sulla sostanza più che sulle apparenze, tralasciando finalmente gli stereotipi più radicati sulla bellezza esteriore… tanto che la fiaba di Shrek si conclude con un originalissimo finale: “E vissero per sempre orrendi e contenti“!

L’esercizio di sospendere il giudizio

La nostra mente e quella dei nostri bambini, di fronte a un cambio di prospettiva di tale portata, può alleggerire i pregiudizi e scatenare l’immaginazione.
In quest’ottica, possiamo accettare il compagno di classe goffo, che in fondo potrebbe rivelarsi un amico prezioso… possiamo amare una donna che non rispecchi i canoni estetici richiesti dai media, che in fondo potrebbe dimostrarsi una partner inestimabile… possiamo non farci incantare dal principe azzurro, che in fondo è solo in cerca di tante donne in cui specchiarsi… possiamo non farci irretire dall’uomo di potere, che in fondo è soltanto in cerca di… altro potere!
Insomma, anche solo per un giorno, sospendere il giudizio nei confronti di noi stessi e degli altri, potrebbe essere un esercizio utile per ridurre il peso dei nostri pensieri, spesso così impegnati nel valutare qualcosa o qualcuno, e magari per (ri)scoprire l’energia fantastica, sottile e impalpabile, dell’empatia

Shrek – Trailer e Trama

Se sei curioso, guarda il trailer del film su YouTube, o leggi la trama su Wikipedia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *