Zootropolis – Un insegnamento di integrazione

Zootropolis

Il rispetto della diversità

Tutti abbiamo dei limiti, e più cerchiamo di capirci l’un l’altro, più saremo speciali

Zootropolis, la città degli animali antropomorfi, è un film di animazione rivolto alla trasformazione personale e orientato all’integrazione sociale: dal singolo individuo all’intera collettività, infatti, tratta questioni attuali con la leggerezza appropriata a un bambino e l’arguzia adatta a un adulto.
In un mondo in cui spesso si fa fatica a convivere con il vicino di casa, Zootropolis affronta in modo assolutamente originale l’integrazione tra esseri differenti, prede e predatori, di taglia grossa o piccola, di statura alta o bassa, lentissimi o scattanti, che vivono nel deserto o tra i ghiacci,…
Insomma, è un racconto allegorico che mette al centro il rispetto della diversità, uno dei cardini principali della convivenza civile.

Dal sogno al progetto

Attorno a questo fulcro, Zootropolis tocca vari temi socio-psicologici contemporanei.
Un sogno apparentemente irrealizzabile, per esempio, può svilupparsi in un progetto concreto, ma solo credendo in se stessi e impegnandosi a fondo si possono smantellare pregiudizi e condizionamenti propri e altrui (nessun coniglio è mai diventato poliziotto, ma… c’è sempre una prima volta!).
La vera forza non è fisica, ma di volontà (la leprotta Judy si rivelerà l’agente più brillante e determinato tra i suoi enormi colleghi, e il minuto toporagno Mr. Big è il boss che comanda una schiera di mastodontici orsi polari!).
Il bullismo può essere sconfitto, se affrontato con l’atteggiamento giusto (l’evoluzione del modo di rapportarsi tra la piccina Judy e il prepotente maialino è molto significativa).
L’abbattimento delle barriere architettoniche è sinonimo di progresso (a Zootropolis ogni cosa può essere fruita da chiunque, dai topini alle giraffe, portando in qualche modo l’attenzione sulla possibilità di accedere a tutti i servizi da parte di chi, per esempio, ha una disabilità).
Il terrorismo psicologico mediatico, nelle mani della politica, può rappresentare un potente strumento di gestione delle masse (l’operato della pecora, assistente del sindaco leonino, è una metafora davvero interessante!).
Infine, la multiculturalità, se ben gestita, può risultare una ricchezza per la società…… non male per un cartone animato!

Fallimento è smettere di provare

Dulcis in fundo, a Zootropolis non poteva mancare una popstar: la virtuosa Gazelle (alias Shakira), che promuove il messaggio di provare e riprovare esperienze nuove nonostante il rischio di incorrere in fallimenti, con la sua canzone Try everything e il suo mantra “Voglio provarci anche se potrei fallire” (“I wanna try even though I could fail“).
La paura che spesso influenza le nostre scelte, infatti, può essere vinta da una forte motivazione interiore. Se abbiamo troppo timore della vita, però, possiamo cogliere l’opportunità di prendere una decisione coraggiosa: quella di affidarci a una guida magari uno psicoterapeuta –, per riuscire a liberare le nostre risorse latenti, che probabilmente stanno solo aspettando di esprimersi!

Zootropolis – Trailer e Trama

Se sei curioso, guarda il trailer del film su YouTube, o leggi la trama su Wikipedia.

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