Un omaggio al giorno della Memoria
“Dobbiamo dimostrare al mondo che non eravamo tutti come lui”
Intorno a questa frase, che il generale von Tresckow (Kennet Branagh) sussurra in segreto al colonnello von Stauffenberg (Tom Cruise), si sviluppa l’ultimo, fallito tentativo di un gruppo di eroici ufficiali tedeschi di attentare alla vita di Hitler, prendere il controllo delle SS, ridare la Germania al popolo, mettere fine alla Seconda Guerra Mondiale con circa un anno di anticipo.
In piccolo, continua ad accadere…
Spesso, quando vediamo i reportage alla tv, ci chiediamo come il nazismo abbia potuto proliferare così, distruggendo le vite di milioni di persone. Ci chiediamo come sia potuto accadere tutto questo con l’avallo di un’intera nazione e dei suoi alleati. Ma forse non riflettiamo abbastanza sui meccanismi perversi che a volte possono colpirci.
Proviamo a pensare per un attimo a quello che accade nel nostro piccolo. Quando assistiamo a un sopruso perpetrato da individui arroganti e prepotenti, magari nei confronti di un passante, di un amico, di un collega, qualcuno di noi affronta la situazione, ma molti altri fanno finta di niente o, peggio, “rincarano la dose”.
Naziendalismo: il fondamentalismo aziendale
L’ufficio è uno dei luoghi in cui si possono verificare situazioni di questo tipo. Non a caso per alcuni contesti lavorativi particolarmente autoritari è stato addirittura coniato il neologismo “naziendalismo” (derivante dall’unione delle parole nazismo e azienda), una forma feroce di mobbing.
Quando assistiamo a comportamenti molto aggressivi, di responsabili o colleghi, al posto di opporci, in modo rispettoso, ma assertivo, spesso ci comportiamo in modo timoroso, per paura dell’autorità, o addirittura ci coalizziamo con chi è colpevole di quegli atteggiamenti.
Amplificato all’ennesima potenza, questo è ciò che accadeva nella Germania nazista: la maggioranza degli ufficiali, dei soldati, ma anche della popolazione civile, non opponendosi, hanno avallato i comportamenti autoritari, cinici, sanguinari dei loro spietati gerarchi.
Gli aspetti sadici e “nazisti” dentro di noi
Questo ci dovrebbe portare a riflettere anche sugli aspetti “nazisti” presenti in ognuno di noi. Quei lati che riguardano sia la paura dell’autorità, che rischia di sfociare in un’aggressività incontrollata, o peggio, in un cinico sadismo, sia il timore del “diverso”, causato dai pregiudizi, dalle ideologie, da quelle rigidità che non ci consentono di capire e superare le nostre debolezze. Ma per diventare eroi di noi stessi, dovremmo provare a guardare in faccia le nostre paure più profonde, non incanalando la nostra aggressività in un insensato sadismo o in una timorosa omertà, ma trasformandola in una rispettosa assertività e in un sano coraggio. Ricordiamoci che gran parte dei militari nazisti agiva con sadica crudeltà e che la maggioranza della popolazione civile colludeva con lucida omertà.
Ritrovare l’eroismo
Il sacrificio del colonnello Von Stauffenberg e dei suoi amici, ha dimostrato che anche nei momenti più bui si può trovare il proprio eroismo. Berlino ospita il Monumento alla Resistenza tedesca, il cui memoriale ricorda il fallito attentato ad Hitler del 20 luglio 1944 per liberare la Germania dal nazismo:
“Voi non portaste il peso della vergogna. Avete resistito. Sacrificando la vostra vita per la libertà, per il diritto e per l’onore”
Il coraggio degli eroi ha il grande potere di resistere alla morte e di risuonare per sempre nei ricordi collettivi…
Operazione Valchiria – Trailer e Trama
Se sei curioso, guarda il trailer del film su YouTube o leggi la trama su Wikipedia.